Cantharellus Cibarius, volgarmente denominato gallinaccio, galluccio, finferlo o, meno diffusi, garitula, orecchina, gallitula, galletto, gialletto, gaddiniedde, è uno dei funghi più conosciuti e apprezzati.
Il Cappello è piccolo, irregolarissimo, ondulato, prima convesso, poi piano ed avvallato; margine rivoluto, liscio, pruinoso, di colore giallo-arancio o giallo-oro.
Sotto il cappello ha grosse pieghe (pseudo lamelle), distanti, verrucose, decorrenti sul gambo, di colore giallo-arancio.
Il gambo è tozzo, assottigliato alla base e talora brevissimo.
Cresce in estate-autunno nei boschi di latifoglie e aghifoglie, in numerosi esemplari disposti a circoli o gruppi nel terreno muschioso. Insieme al porcino è uno dei funghi più amati, perché si presta ad essere preparato in mille ricette.
Il finferlo ha un caratteristico profumo di frutta fresca, come prugna, pesca o albicocca.
Come cucinarli
Il sapore è dolciastro; essendo un fungo prelibato si presta ad essere cucinato in tanti modi (unica eccezione la graticola), con il risotto, come contorno di carni e cacciagione, ed anche per condire, con il sugo rosso e con la polenta. Per gli svariati utilizzi è detto "il prezzemolo dei funghi".
Per il caratteristico e spiccato sapore, i finferli trifolati con prezzemolo sono ottimi.
Si abbinano perfettamente a panna o besciamella, purché la salsa sia usata con moderazione.
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